“Un laboratorio di medicina comune, capace di gestire 500mila esami all’anno, pari ad oltre 1.500 analisi al giorno. Due cliniche, la Palazzolo e la San Francesco, hanno deciso di unire le rispettive strutture d’analisi per rendere più efficienti e sostenibili alcuni dei loro servizi.
Le linee regionali. È questo il primo passo concreto verso la realizzazione dell’idea di un polo della sanità religiosa che da tempo i due istituti stanno accarezzando; un modus operandi che va nella direzione della sinergia che di fatto le recenti direttive del- la Regione Lombardia raccomandano alle strutture priva- te e che, nella fattispecie, im- pongono ai laboratori nuovi requisiti per l’accreditamento. Condividere servizi, prestazioni e (perché no) anche personale medico, per essere più competitivi e ampliare le rispettive offerte, pur mantenendo ciascuno la propria identità.
Ed è su questi presupposti che si basa la collaborazione tra le due strutture sanitarie della città che dal 2 gennaio hanno unificato i loro laboratori di medicina.
Oggi nell’unica sede in via San Bernardino, all’interno della Palazzolo, lavorano una decina di medici di entrambe le cliniche; l’organizzazione del nuovo Servizio di Medicina di Laboratorio (SMeL) è in capo a un Comitato d’indirizzo formato dai direttori sanitari dei due ospedali (Silvia Bignamini per la San Francesco e Alberto Imberti per la Palazzolo) e dal direttore del Laboratorio unico (Silvana Gritti, ex direttore dello SMeL della San Francesco).
«Bergamo rappresenta una grande realtà sanitaria, con un’offerta importante e dove le nostre due esperienze religiose non vogliono restare secondarie – dice Antonello Zangrandi, direttore generale della Clinica San Francesco –. Le nostre cliniche hanno bisogno di collaborare e quella del laboratorio è una scelta strategica per generare servizi di qualità ed efficaci: ci sono tecnologie innovative, capaci di dare un buon servizio e capaci di generare più efficienza e sostenibilità nella nostra organizzazione».
Dagli esami del sangue a tutte le altre analisi cliniche, il laboratorio è già entrato in servizio a pieno regime e rispetto al passato è in grado di garantire una copertura maggiore anche a livello temporale: è operativo infatti da matti- na a sera dal lunedì al venerdì e pure il sabato mattina.
Future strategie. «Questa struttura rappresenta il primo passo di una collaborazione che col tempo sarà sempre più stretta – spiega Gianbattista Martinelli, direttore generale della Clinica Palazzolo –. Stiamo già lavorando ad altri progetti che riguardano la diagnostica per immagini e un servizio di farmacia unico. La messa in comune di queste attività ci consentirà di lavorare per supportarci a vicenda e per dare una migliore qualità ai nostri servizi ospedalieri».
Il nuovo laboratorio unico è in grado di offrire volumi di prestazioni paragonabili a quelle dei laboratori di ospedali più grandi, con tecnologie e analizzatori di ultima generazione ad alta produttività, sulla base del modello operativo del network Synlab, azienda leader nel settore della Medicina di laboratorio. La struttura consente inoltre d’informatizzare l’intero processo delle richieste, dall’ingresso della provetta in laboratorio fino alla produzione del referto, garantendo in questo modo massima qualità, sicurezza e la tracciabilità delle singole fasi.
Tra i tanti progetti al vaglio delle due strutture sanitarie c’è anche quello dell’acquisto e della gestione comune (oltre che di alcuni macchinari) degli approvvigionamenti e dei magazzini. È già avviata, invece, una più stretta collaborazione anche sulla parte clinica, grazie all’attività di équipe integrate di medici.