E’ un dato consolidato che la vita dell’uomo si sia allungata ed anche le motivazioni alla base della scelta di entrare in una RSA sono mutate nel tempo. In passato erano principalmente legate alla necessità di trovare un conforto di fronte alla solitudine; oggi vertono sulla primaria necessità di cure sanitarie e assistenziali, difficilmente attuabili in modo efficace in ambiente domestico.
L’ingresso in RSA è un passaggio difficile e delicato nella vita sia della persona anziana sia delle persone ad essa affettivamente legate. Il rischio è che possa essere percepito come la causa della perdita del proprio ruolo familiare; altresì, il rischio è che possa comportare un’involuzione e regressione psicologica o un profondo conflitto di autostima. Si tratta, infatti, di un evento che per sua stessa natura induce alla riflessione sul proprio decadimento fisico.La persona anziana vive il momento dell’ingresso con ansia e insicurezza per il distacco dai propri cari e dal proprio ambiente domestico, per il repentino cambiamento delle abitudini di vita e per l’ inserimento nella vita di una comunità. Come Papa Francesco ha ricordato a tutti noi:
Il vero miracolo sta nel riconoscere un fratello nel malato e nell’ indifeso che abbiamo davanti.
Fedeli al carisma di Santa Madre Rubatto, le suore Cappuccine si pongono come supporto morale verso le persone sofferenti nel fisico come nello spirito. Sull’esempio della Madre e su quello di S.Francesco, le suore si impegnano quotidianamente a camminare al fianco delle persone anziane (che scelgono di trascorrere questa fase della loro vita all’ interno della RSA) in un accompagnamento umano, sereno e partecipativo. Da sempre impegnate in un’elevata attenzione alla persona fragile e al suo contesto, si adoperano affinché l’ambiente della RSA possa essere percepito da chi lo vive come la proiezione più vicina a quello domestico; affinché la sensibilità verso la persona anziana non resti confinata nelle loro azioni, ma si estenda anche ai professionisti laici, che ogni giorno si prendono cura in vario modo degli ospiti.
L’eredità della Fondatrice, l’amore nutrito dalle suore per la persona malata e per l’ assistenza morale aiutano e contribuiscono profondamente a rendere la RSA Maria Immacolata un luogo in cui si viene accolti e compresi, non solo nelle proprie difficoltà fisiche ma anche in quelle emotive; un luogo in cui il termine “cura” non è interpretato asetticamente come applicazione di farmaci e terapie appropriate, bensì è vissuto dagli operatori nella sua accezione originale latina di prendersi cura, di farsi responsabili del fratello.
MISSION E VISION
L’attività della RSA Maria Immacolata si pone nella prospettiva di accogliere persone anziane con diverso grado di disabilità, che per i più svariati motivi non sono in grado di gestire autonomamente gli anni della loro senilità.
Nella Struttura delle suore Cappuccine il termine accogliere ha il valore di “verbo dell’umano”, nel significato di lasciare all’ anziano spazio in termini di tempo, attenzione, energie, sensibilità, ascolto e comprensione.
Pertanto, si ritiene imprescindibile costruire attorno agli ospiti un ambiente che, pur nei limiti inevitabilmente intrinsechi di una comunità, tuteli e mantenga l’ individualità e l’autonomia residua della singola persona; un ambiente che sia, per quanto possibile, caratterizzato da familiarità e serenità.
A ciò si aggiunge l’ intento di fornire un’ assistenza sanitaria e infermieristica che tenda a garantire, compatibilmente con l’ invecchiamento della persona, le migliori condizioni di salute fisica e psichica dell’ ospite.
Gli obiettivi della RSA Maria Immacolata sono completati da quello di offrire un percorso di vita ottimale, che favorisca il miglioramento o il mantenimento delle capacità psico-fisiche; un percorso che faciliti la socializzazione e ritardi il più possibile il decadimento della persona.
In questa ottica, tutto lo staff della RSA si adopera affinché l’ ospite e i suoi familiari si sentano accolti sin dal primo momento e si inseriscano all’ interno della comunità in maniera graduale; affinché si instauri un patto di fiducia tra famiglia e struttura.
Nella Struttura delle suore Cappuccine i familiari sono interlocutori fondamentali per imparare a conoscere i bisogni del proprio anziano ed individuare le attenzioni da avere per favorire nello stesso l’accettazione della nuova vita; d’altro canto, gli operatori sono alleati della famiglia nella faticosa accettazione del decadimento fisico e psicologico del proprio congiunto. Dalla stretta sinergia di queste due figure, dall’ascolto e dalla fiducia reciproca nascono le strategie più appropriate per affrontare le criticità della persona anziana.
In Struttura dimora una fraternità attiva di 7 suore Cappuccine che quotidianamente si rende testimone dell’amore del Signore attraverso la vigilanza, il dialogo, la preghiera, l’accompagnamento e l’esercizio della carità verso Dio e i fratelli più deboli; ogni suora porta avanti con impegno il carisma ricevuto dalla Santa Madre Francesca Rubatto di essere lievito nel rispetto di ognuno nell’incarnare i valori evangelici nelle relazioni umane con gli ospiti, provare verso di loro empatia e misericordia.
- Al livello 2 è situata la Cappella presso la quale, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle ore 17, i frati Cappuccini celebrano la Santa Messa. Per potere accogliere i numerosi ospiti e familiari che desiderano partecipare insieme alla Santa Messa nel giorno della domenica, la celebrazione avviene nel salone dell’animazione al livello 0 alle ore 09:10.
- La struttura è dotata di un canale televisivo interno che consente agli ospiti allettati, o che preferiscono rimanere in camera, di assistere alla Santa Messa.
- Ogni mattino e ogni sera viene recitata la Preghiera del Cristiano.
- Ogni martedì e domenica pomeriggio è possibile partecipare alla recita del Santo Rosario in gruppo.
Per chi lo desidera e ne fa richiesta, una volta al mese è possibile ricevere il sacramento della Santa Confessione. - In occasione dei due momenti liturgici più importanti dell’anno (Avvento e Quaresima), vengono organizzati incontri settimanali in preparazione.
- Varie attività pastorali sono altresì organizzate in sala animazione in occasione delle festività francescane e delle ricorrenze legate alla Madre fondatrice Santa Francesca Rubatto.